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Uno dei migliori episodi visti finora nella nuova stagione seriale e’  Ich Bin Ein Berliner, terzo episodio di Pan Am, nuova serie della ABC che parla delle vicende di quattro hostess e due piloti dell’omonima compagnia aerea nei mitici anni ’60, purtroppo gia’ a rischio cancellazione visti gli ascolti in costante calo.

Scena clou dell’episodio, e anche  il miglior momento di televisione seriale che mi sia capitato di vedere finora quest’anno, e’ la sequenza in cui Colette, l’hostess francese,  intona un polemico inno nazionale tedesco durante un ricevimento a Berlino.

Interpretata dalla  rivelazione Karine Vanasse, la migliore di tutto il (buon) cast , la giovane hostess riesce a trasmettere nella sua interpretazione tutta la sua rabbia verso una nazione (e per un popolo) che durante la seconda guerra mondiale da poco conclusa ha perseguitato lei e la sua gente, privandola dei suoi affetti piu’ cari.

Una rabbia in forte contrasto con il clima di grande euforia ed ottimismo che la circonda, con tutta la folla entusiasta per il discorso di JFK che da’ il titolo all’episodio, discorso che ,  in pieno clima di Guerra Fredda siglava di fatto l’opportuna alleanza con l’acerrimo nemico di un tempo, la Germania, per combattere il nemico comune rappresentato allora dalla Russia comunista: un’alleanza con cui inevitabilmente  la giovane donna, sfuggita alle persecuzioni naziste, non puo’ che non essere d’accordo.

Per apprezzare fino in fondo la sequenza, e’ bene  sottolineare che,  per manifestare tutto il suo dissenso e la sua rabbia, Colette decide di cantare Das Lied der Deutschen nella versione allora probita , ovvero cantando la prima strofa integralmente,  quella che durante il Terzo Reich  veniva utilizzata come inno nazionale, invece della terza strofa, che e’ quella  che tra l’altro viene tuttora utilizzata  come Inno tedesco dopo l’unificazione avvenuta nel 1990.