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lavitaenientaltro

~ cronache di un micio seriale

lavitaenientaltro

Archivi tag: Storia

Italians – 2 –

23 domenica Ott 2011

Posted by kusanagi65 in citazioni, la storia siamo noi

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leparoledeglialtri, Storia

Da ragazzo ero anarchico, adesso mi accorgo che si può essere sovversivi
soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi governa.

In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.

Altre due citazioni da quell’artista della parola che era Ennio Flaiano: scriveva ai tempi del fascismo, ma le sue parole sono attuali come non mai, basta sostituire al fascismo il regime governo del momento.

Un volo nella Storia

19 mercoledì Ott 2011

Posted by kusanagi65 in la storia siamo noi, serie tv

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impressioni, mondo seriale, recensioni, Storia

Uno dei migliori episodi visti finora nella nuova stagione seriale e’  Ich Bin Ein Berliner, terzo episodio di Pan Am, nuova serie della ABC che parla delle vicende di quattro hostess e due piloti dell’omonima compagnia aerea nei mitici anni ’60, purtroppo gia’ a rischio cancellazione visti gli ascolti in costante calo.

Scena clou dell’episodio, e anche  il miglior momento di televisione seriale che mi sia capitato di vedere finora quest’anno, e’ la sequenza in cui Colette, l’hostess francese,  intona un polemico inno nazionale tedesco durante un ricevimento a Berlino.

Interpretata dalla  rivelazione Karine Vanasse, la migliore di tutto il (buon) cast , la giovane hostess riesce a trasmettere nella sua interpretazione tutta la sua rabbia verso una nazione (e per un popolo) che durante la seconda guerra mondiale da poco conclusa ha perseguitato lei e la sua gente, privandola dei suoi affetti piu’ cari.

Una rabbia in forte contrasto con il clima di grande euforia ed ottimismo che la circonda, con tutta la folla entusiasta per il discorso di JFK che da’ il titolo all’episodio, discorso che ,  in pieno clima di Guerra Fredda siglava di fatto l’opportuna alleanza con l’acerrimo nemico di un tempo, la Germania, per combattere il nemico comune rappresentato allora dalla Russia comunista: un’alleanza con cui inevitabilmente  la giovane donna, sfuggita alle persecuzioni naziste, non puo’ che non essere d’accordo.

Per apprezzare fino in fondo la sequenza, e’ bene  sottolineare che,  per manifestare tutto il suo dissenso e la sua rabbia, Colette decide di cantare Das Lied der Deutschen nella versione allora probita , ovvero cantando la prima strofa integralmente,  quella che durante il Terzo Reich  veniva utilizzata come inno nazionale, invece della terza strofa, che e’ quella  che tra l’altro viene tuttora utilizzata  come Inno tedesco dopo l’unificazione avvenuta nel 1990.

La misura della felicità

01 lunedì Giu 2009

Posted by kusanagi65 in citazioni, la storia siamo noi

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leparoledeglialtri, Storia

Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo .

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle […]. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

(da un discorso di Robert Kennedy del 18 marzo 1968, tre mesi prima di essere assassinato)

 

Comprendere l’odio …

30 mercoledì Gen 2008

Posted by kusanagi65 in citazioni, la storia siamo noi

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leparoledeglialtri, Storia

… riallacciando i fili della memoria perduta cominciati a percorrere  tre anni fa proprio sulle pagine di questo blog, quando giovane ed inesperto blogger in occasione del giorno della memoria, che ricorre ogni anno il 27 gennaio, ovvero tre giorni fa, grazie all’iniziativa di una cara amica  ho cominciato ad interessarmi coscientemente della questione Shoah, fino a quel momento affrontata in maniera un po’ retorica e superficiale come spesso accade a tutti noi, purtroppo abituati alle immagini dei campi e delle torture, quelle passate come quelle presenti.
Piu’ in particolare ho cominciato ad interessarmi del fenomeno del Naz(ionalsocial)ismo, di come e’ cresciuto e come si e’ instaurato uno dei regimi piu’ sanguinari della storia del XX secolo, per cercare di capire le motivazioni di un simile vuoto morale,  le responsabilita’ private e collettive, le premesse per cui e’ stato possibile la creazione di tale mostruosita’.
Da allora ho dedicato
direttamente o indirettamente  piu’ di un post all’argomento, come un tacito filo rosso che ha attraversato e attraversera’ le pagine del blog e della vita, spesso cosi’ strettamente correlati, , come testimonianza e spunto di riflessione sia personale che per i lettori abituali  o casuali  di queste pagine.
E mi sono reso conto che liquidare il fenomeno come una follia collettiva, o come la colpa dei pochi ( che in realta’ furono molti) ,  che portarono a termine materialmente il massacro non solo e’ riduttivo, e’ qualcosa di piu’, e di peggio.
E’ fuorviante,  e’ consolatorio, ed e’ offensivo per la memoria delle vittime, e soprattutto non ci aiuta a capire perche’ e’ successo , e se possibile, come evitare di ricadere in simili orrori
Anche se in verita’ l’umanita’ da allora c’e’ gia’ ricaduta, e piu’ volte.
Bisogna avere il; coraggio di affrontare la realta’, e interrogarci tutti sul perche’ una situazione come quella della Germania degli anni successivi la prima guerra mondiale si potrebbe replicare anche oggi, anche qui, se ci fossero le giuste premesse, , se ci fosse il giusto clima di razzismo diffuso, di malcontento generale, di miseria e di disoccupazione, se ci fossero le giuste persone a fare da seminatori d’odio.

Perche’ bisogna  prestare particolare attenzione proprio alle parole che vengono pronunciate da quelli  che ci incitano ad odiare qualcuno che a noi personalmente non ha fatto nulla, ma che sentiamo istintivamente ostile perche’ diverso da noi, per accento, per usi e costumi, per lingua, per razza o per credo religioso.

Perche’, come fa dire giustamente lo sceneggiatore Aaron Sorkin (autore di cui non mi stanchero’ mai di tessere le lodi) al "presidente" Michael Douglas nel classico moderno The American President di Rob Reiner, (Il presidente, una storia d’amore, 1995), esprimendo un giudizio riguardo al suo avversario repubblicano Bob Ransom, interpretato in maniera odiosamente perfetta da Richard Dreyfuss:

Qualunque sia il vostro particolare problema, vi prometto che  Bob Ransom non e’ per niente interessato a risolverlo.
Lui e’ interessato
a due cose e due cose soltanto: farvi paura,  e trovare qualcuno a cui dare la colpa.
E’ cosi’ , signore e signori, che si vincono le elezioni.

Perche’ come dice a un certo punto il personaggio di Frances McDormand in Mississippi Burning (Mississipi Burning, Le radici dell’odio, 1988)  di Alan Parker,

L’odio non e’ qualcosa con cui nasci.
Ti viene insegnato.
A scuola, ti dicono che la segregazione e’ cio che c’e’ scritto nella Bibbia,  Genesi, 9.27.
Quando sei un bambino, e hai 7 anni, se ti viene ripetuto abbastanza, tu ci credi.
Credi nell’odio, lo vivi.
Lo respiri.

(continua)

I FILI DELLA MEMORIA

27 giovedì Gen 2005

Posted by kusanagi65 in la storia siamo noi

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Storia

27 gennaio 2005, giorno della memoria

 

Le parole sono pietre, le pietre possono uccidere

Le parole sono pietre, le pietre possono testimoniare

Da un un’idea di Flor , sul filo della memoria, una riflessione sulle parole che ci evocano incubi

LIEBE  ARBEIT   MACHT FREI

L’amore ci rende liberi

L’ amore e’  la forza che rompe qualsiasi barriera, l’amore nelle sue mille manifestazioni, sia esso affetto, amicizia, passione, compassione, amore coniugale, fraterno, paterno o materno
Esso ci rende liberi da qualsiasi vincolo intellettuale, ci spinge a rompere le catene dell’ignoranza come dell’indottrinamento,  delle tradizioni come delle paure piu’ ataviche
L’amore e’  l’intimo sentire che annulla la cecita’ derivante da uno sguardo deviato dalle convinzioni e dal credo religioso , reso schiavo dal pregiudizio e dalla (mala)educazione.
Perche’  sentire e’ molto piu’ che vedere,  sentire non significa giudicare,  sentire significa entrare in contatto  con l’altro con tutto te stesso e comprenderne l’intima essenza,
affinche’  ogni diversita’ si annulli,
affinche’  ogni diversita’ si esalti.

 

 

MENSCHE  GOTT MIT UNS
L’umanita’ e’ con noi

Ogni potere assoluto afferma di avere Dio dalla sua parte, di essere legittimato dal divino nelle sue azioni disumane, mentre qualunque dio  di qualunque religione non puo’ che risiedere nell’uomo come nella natura tutta,  nella parte piu’ intima del’io come  in ogni animale e  fiore  e foglia e  roccia
Percio’ un potere democratico e liberale  degno di tale nome crede  nell’umanita’ e nei suoi diritti, crede nell’uomo e ne fa il centro della societa’ civile, si preoccupa dei suoi bisogni primari e della sua felicita’,  e lo fa nel rispetto dell’ambiente e del  mondo che lo circonda.

La follia maggiore è credersi perfetti in un mondo imperfetto e avere  la presunzione di plasmare cio che ci circonda a nostra immagine e somiglianza, e avere l’arroganza di ergersi a giudici e giuria di altri esseri viventi (non solo uomini e donne), del loro modo di vivere e di pensare,  e di sentire e di sognare.

Perchè  proprio l”imperfezione  è ciò che più definisce e caratterizza  l’essere umano, e  non a caso  ci si innamora più dei difetti che delle qualità di una persona, di quel modo tutto suo che ha di fare  qualcosa,  di come  si dimentica  sempre di fare quello che gli hai chiesto, o di come testardamente continua ad insistere nei suoi errori.

-Bello vivere nella paura, vero?-
-In questo consiste essere uno schiavo  –

(Blade  Runner)

Per continuare a percorrere il sentiero della memoria:

Dolittle , Stufa  The Gatta  Troppoditutto  Stepa
Barone   Menelao   Etty:    Alp: Pattinando: Onelonleyknight:
Colfavoredellenebbie: Fiorile: Bassista:
Momi: 319: http://319.splinder.com/1106781370#3918845
Caprette tibetane: http://caprettetibetane.splinder.com/1106779632#3918660
Cicabu: http://cicabu.splinder.com
Carnesalli: http://carnesalli.splinder.com/1106813055#3919894
Harmonia: http://www.ahimsa.splinder.com/1106644016#3902677
Lam: http://mutevolmente.splinder.com
Skipper: http://schoonerblog.splinder.com
Ariachiara : http://ariachiara.splinder.com/post/3919103
La Sirenetta: http://sirenetta.splinder.com
Cigale: http://www.cigale.splinder.com/1106807813#3919629
Spuma: http://spuma.splinder.com
Aizarg: http://marinacentro.splinder.com
Doug  Joy_lb Kusanagi:  Speedo Usermax:
Bestio:
http://www.bestio.splinder.com/1106733571#3911704

Foloreana: http://floreana2.splinder.com/1105975557#3842830

Charlaile : http://eolo.splinder.com/1106817980#3920513

Florit: http://medicamenta.splinder.com/post/3916714

Monicaccianotti: http://menabrea.splinder.com/post/3918603

MyPam: http://mypam.splinder.com/post/3918965

Cuore di tenebra: http://cuoreditenebra.splinder.com

Vera Stazioncina: http://veradafne.splinder.com/post/3912541

P.S.V. SthenDeedax

 

 

Fabas: http://fabas.splinder.com/post/3919718

 

 

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