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Black Mirror, Channel Zero, Divorce, HBO, Netflix, Syfy, The Crown, Westworld
4/10 WestWorld – HBO
9/10 Divorce – HBO
11/10 Channel Zero – Syfy
21/1o Black Mirror – Netflix
4/11 The Crown – Netflix
09 domenica Ott 2016
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Black Mirror, Channel Zero, Divorce, HBO, Netflix, Syfy, The Crown, Westworld
4/10 WestWorld – HBO
9/10 Divorce – HBO
11/10 Channel Zero – Syfy
21/1o Black Mirror – Netflix
4/11 The Crown – Netflix
01 sabato Feb 2014
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Se come me siete rimasti un po’ …. sulle spine (per usare un blando eufemismo) dopo il finale della quarta stagione di Haven, ecco una notizia che vi rassicurera’ notevolmente sul futuro di Audrey, Nathan e Duke. Syfy ha infatti confermato la serie per non una ma ben DUE stagioni, per un totale di 26 episodi: in tal modo si spera che gli autori riescano a programmare un degno finale per le vicende della cittadina del Maine afflitta dai Troubles.
13 venerdì Set 2013
15 lunedì Apr 2013
Quella di Defiance, nuova serie in onda da stasera sul canale Syfy, è una Terra radicalmente trasformata da anni di guerra e di trasformazioni geofisiche ed ambientali, dopo che sul pianeta sono arrivati i Votans, popolazione aliena composta da sette razze differenti che orfana del proprio pianeta ha scelto il nostro come nuova casa.
Ambientato a Defiance, città di confine nata sulle ceneri di quella che una volta era nota come St. Louis, la serie ha come protagonista Joshua Nolan, una sorta di sceriffo alle prese con la difficile convivenza tra le varie razze.
Oltre a Grant Bowler nel ruolo di Nolan, visto in True Blood, il cast comprende alcuni volti ben noti del mondo seriale, fantastico e non, come Julie Benz nel ruolo del Sindaco di Defiance, la Darla di Angel e Buffy nonchè mogliettina di Dexter, o come Jaime Murray, ovvero H.G. Wells di Warehouse 13, o Mia Kirshner, che era tra le protagoniste di The L-Word.
Ma Defiance oltre ad una serie televisiva è anche un videogame, come potete vedere dal sito ufficiale e nasce dalla collaborazione tra il canale Syfy e la Trion, casa produttrice del gioco, in modo che le due “narrazioni” siano collegare tra loro
14 lunedì Gen 2013
Posted classifiche, serie tv, UK, USA
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AMC, BBC, FOX, FX, Game of Thrones, HBO, ITV, Mad Men, Sky Atlantic, Syfy
Il 2012 è stato un anno particolarmente ricco, sia per le serie che per le miniserie, ma soprattutto per quel che mi riguarda è stato un’anno in cui hanno dominato quelle british, sia come quantità che come qualità. Un anno talmente ricco che mi risulta molto difficile stilare una classfica, a parte la prima posizione (che non è mai stata in dubbio fin dai primi giorni dell’anno), combattuto tra l’intrinseca qualità di alcuni prodotti e le emozioni che altri, meno “perfetti”, hanno saputo regalarmi e a cui per un motivo per l’altro sono affezionato.
Ma andiamo a incominciare con le posizioni dalla 10 alla 5:
10 – Scott & Bailey – ITV
9 – Haven -Syfy
8 – Justified – FX
7 – Hunted – BBC
6 – Downton Abbey – ITV
Ed ora, la Top Five con relativi commenti :
5 – Fringe – FOX
Nell’anno che precede l’addio definitivo (che avverrà la prossima settimana) la serie creata da Abrams, Kurtzman e Orci ha mostrato ancora una volta tutte le qualità di un prodotto che ha saputo crescere e migliorare negli anni e che, giunta al suo drammatico epilogo, può esser definita a buon diritto la miglior serie di fantascienza attualmente in circolazione. Un risultato raggiunto anche grazie ad un terzetto di personaggi ben caratterizzati ed attori versatili e capaci come John Noble, Joshua Jackson e Anna Torv. Noble in particolare per il suo “multiplo” ruolo di Walter Bishop avrebbe sicuramente meritato almeno un Emmy che gli è sempre stato negato probabilmente per il solito pregiudizio nei confronti delle serie sci-fi o fantasy.
4 – Mad Men – AMC
Il ritorno di Don Draper e degli anni ’60 di Matthew Weiner dopo un anno e mezzo di attesa non ha certo tradito le aspettative, con una stagione che ha allontanato dalla serie le accuse (infondate a mio avviso) di un eccessiva freddezza e staticità, riservando non poche sorprese ed altrettante emozioni. E’ stato infatti l’anno della nuova signora Draper, assai poco incline ad occupare il ruolo di moglie-trofeo, e del suo ormai famosissimo Zou-Bisou, l’anno dell’arrivo dei Rolling Stones a New York, della prima impiegata di colore alla Sterling Cooper Draper Price, e dell’arrivo del primo vero aspirante al “trono” di Don, ovvero il giovane copywriter di origine ebrea Michael Ginsberg, le cui idee sono più in sintonia col presente di quelle del protagonista. Ma soprattutto è l’anno dell’addio di Peggy all’agenzia, di una scelta coraggiosa di Joan e della crisi personale e lavorativa di Lane.
Il tutto esaltato da interpretazioni da applausi, con Elizabeth Moss e la sua Peggy su tutti: i suoi duetti con Jon Hamm sono da incorniciare, soprattutto quello dopo che lei ha finalmente trovato la forza e il coraggio di abbandondare l’agenzia.
3 – Game Of Thrones – HBO
Con il dispiegamento completo delle forze in campo e l’entrata in gioco di nuove pedine, più o meno importanti, come Stannis Baratheon, Ser Davos Seaworth, Melisandre, Margaery e Loras Tirell, Brienne de Tarth e Ygritte, nella seconda stagione della serie tratta dal ciclo fantasy di George R.R. Martin si susseguono come di consueto tradimenti, omicidi, nuovi amori ed alleanze inaspettate senza nulla risparmiare allo spettatore. Continua così il racconto corale, epico ed intimistico insieme, dell’avvincente saga per la conquista del Trono di Spade e il controllo delle terre di Westeros, che culmina con la spettacolare battaglia di Blackwater Bay, combattuta tra i Lannister, i Tyrell e i Baratheon per il controllo di King’s Landing.
Ma l’inverno è ormai alle porte, e con lui nuovi ed inaspettati partecipanti si uniscono al gioco dei troni …
2 – The Hour – BBC
La serie della BBC sulla BBC degli anni ’60 creata da Abi Morgan, dopo esser stata la vera rivelazione del 2011 conferma e rilancia le ottime qualità mostrate l’anno passato, sia in termini di compattezza della narrazione che di ricostruzione storica e di capacità interpretative, ottenendo con pieno merito la piazza d’onore e lasciandoci con il fortissimo desiderio di continuare a seguire le vicende, professionali e private, di Freddy, Hector, Bel e di tutti i componenti dello staff dietro le quinte della trasmissione di indagine giornalistica The Hour.
Sospinta di nuovo dal fiuto giornalistico e dall’inesauribile passione di Freddie Lyon, richiamato dopo una breve pausa “riflessiva” nel continente e negli States, stavolta la redazione si concentra su uno scandalo a sfondo sessuale che dapprima coinvolge in prima persona Hector, per poi rivelare ramificazioni che affondano le radici nel mondo politico e finanziario della capitale inglese. Ma stavolta la posta in gioco è alta e il prezzo da pagare per la sete di verità e la ricerca dello scoop a tutti i costi rischia di esser molto alto, soprattutto per Freddie. Incredibili le interpretazioni del cast, con Oona Chaplin (splendida nel ruolo di Marnie, la moglie di Hector) , Dominic West, Romola Garai e Ben Whishaw su tutti, quest’ultimo giustamente scoperto anche dal cinema con i recenti Skyfall e Cloud Atlas. E quel bacio vale tutta l’attesa e tutta la stagione …
1 – Sherlock – BBC
La seconda trilogia delle avventure di Sherlock Holmes nel 21 secolo, nata dal perfetto connubio artistico tra Cumberbatch, Freeman, Moffat e Gatiss raggiunge vette di perfezione a cui nemmeno la seppur bellissima prima trilogia ci aveva preparato. Il duello con l’arcinemico Moriarty, con la variante della “Woman” Irene Adler, giunge al suo fatale compimento in un arco narrativo iniziato con A Study in Pink e terminato con The Reichenbach Fall, con un duello verbale e mentale che fa letteralmente scintille: un pezzo di bravura dei due attori che entra di diritto tra gli instant classic della tv.
Un Cumberbatch che continua ad esser perfetto nel ruolo, arricchendo se possibile le sfaccettature del suo personaggio (e God Knows Why nessuno lo abbia ancora premiato !!!), un Freeman da incorniciare nel ruolo del compagno perfetto, uno per tutti il suo monologo finale davanti alla tomba dell’amico, Andrew Scott sublime e folle villain, Lara Pulver intelligente e seducente femme fatale, nonchè perfetto “terzo incomodo” delle “coppie” formate rispettivamente da Sherlock-Watson e Sherlock-Moriarty …
E si potrebbe continuare con tutto il cast di contorno, con la regia, la sceneggiatura, i mille riferimenti al canone, le invenzioni visive, le comparsate illustri, come quella di Russel Tovey in The Hounds of Baskerville (Mr Holmes, they were the footprints of a GIGANTIC hound) e le battute memorabili: senza alcuna ombra di dubbio con lo Sherlock di Moffat e Gatiss ci troviamo di fronte a un pezzo di storia della televisione, senza se e senza ma. In attesa della terza e probabilmente ultima stagione, per cui dovremo attendere, ahimè, fino ai primi del 2014 …
Si chiude così la top ten: grandi escluse sono due serie di cui ho sentito parlare molto bene, ovvero The Newsroom della HBO, che segna il ritorno di Aaron Sorkin al mondo delle serie dopo l’oscar per la sceneggiatura di The Social Network e la mini-serie The Hollow Crown della BBC , adattamento in 4 parti della trilogia shakespeariana composta da Riccardo II, Enrico IV ed Enrico V, che mi riprometto di recuperare come buon proposito seriale per il 2013 appena cominciato
06 venerdì Lug 2012
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Allison Scagliotti, Alphas, David Strathaim, Eddie McClintock, Jaime Murray, Joanne Kelly, Saul Rubinek, Syfy, warehouse 13
Tra poco più di due settimane, ovvero lunedì 23 Luglio, tornano gli X-MEN Alphas del professor dottor Xavier Rosen, che ripartono dopo il clamoroso coming out con cui il buon dottore ha rivelato l’esistenza degli Alphas al mondo, ribellandosi apertamente alle autorità governative ..
E tornano anche i simpatici amici del magazzino più pazzo del mondo, ovvero il Warehouse 13 che avevamo lasciato un po’ in crisi dopo la morte di Jinx (povera Claudia!) e quella di H.G. Wells, sacrificatasi per salvare Artie, Peter e Myka, e il magazzino distrutto, a meno che Artie …
Inutile dire che Haven mi mancherà MOLTISSIMO, sob …
21 sabato Gen 2012
Posted classifiche, reviews, serie tv
in5-Fringe
Malgrado qualche cedimento sul finale della terza stagione, con alcuni episodi che hanno messo a dura prova la fedelta’ dei fan, e un inizio della quarta non proprio esaltante, la creatura di Abrams, Kurtzman e Orci con i suoi universi paralleli, le sue realta’ alternative e i suoi osservatori continua ad esser la miglior serie di fantascienza in circolazione, e ad intrigare ed appassionare il suo affezionato pubblico. Merito senz’altro anche di tre personaggi come Olivia, Peter e Walter, che grazie ad Anna Torv, Joshua Jackson e John Noble sono ormai persone vivide e reali in tutte le loro “varianti”.
4 – The Hour
Presentata maldestramente come la risposta anglosassone a Mad Men, con cui condivide solo il periodo d’ambientazione, The Hour ci porta negli studi della BBC degli anni ’50, dietro le quinte del programma giornalistico che da’ il titolo alla serie, in un riuscito mix di indagine giornalistica, intrigo spionistico e ricostruzione d’epoca. Ad esaltare il tutto un terzetto di attori ispirati come Dominic West , Ben Whishaw e Romola Garai, quest’anno brillante protagonista anche della bella miniserie di ambientazione vittoriana The Crimson Petal and the White.
3- Justified
Ovvero il ritorno dello US Marshall Raylan Givens e del suo cappello, con Timothy Olyphant nel ruolo della pistola più veloce del Kentucky, sempre alle prese con problemi di famiglia e con le guerre tra le bande locali per il controllo della non troppo pacifica contea di Harlan. Dopo i Crowder della prima stagione stavolta si trova a dover fronteggiare i Bennet, capeggiati dalla terriibile matriarca Mags, uno dei miglior villain della stagione 2011, che ha fruttato un sacrosanto Emmy alla sua interprete Margot Martindale.
2 – Downton Abbey
Il capolavoro di Julian Fellowes non si smentisce anche in questa seconda bellissima stagione, necessariamente piu’ cupa visto il contesto storico in cui e’ ambientata, e anche grazie allo splendido speciale natalizio si conferma come una delle sicurezze del panorama televisivo britannico e mondiale. Oltre alla pregiata ricostruzione storica e alle interpretazioni di un cast in stato di grazia, quel che colpisce e’ la profonda umanita’ che Fellowes riesce ad infondere nei suoi personaggi.
1 – Game Of Thrones
A lungo attesa, la serie tratta dalla saga di George RR Martin e’ sicuramente l’evento della stagione, sia per l’ambizione del progetto che per la grandiosa riuscita finale: una narrazione complessa ed intricata, decine di personaggi in gioco, un cast impressionante tra cui spiccano Peter Dinklage e Sean Bean, un’ambientazione dettagliata e un respiro epico per quello che e’ appena l’assaggio di una storia che non vediamo l’ora di continuare a seguire. Con buona pace dei maggiori premi USA del settore, come gli Emmy e i recentissimi Golden Globes, che finora l’hanno praticamente ignorata.
0-SherlockAnche se non di quest’anno, e quindi fuori classifica, la creatura di Moffat e Gatiss merita comunque il posto d’onore, perchè è LA serie che più ho amato tra il 2010 e il 2011, e che continua a calamitare tutta la mia attenzione quando, o per meglio dire nel poco tempo in cui, è presente sugli schermi, come sta accadendo proprio ora. L’incredibile alchimia degli interpreti, l’abilità nella scrittura degli autori, l’intelligenza e l’inventiva con cui è stato attualizzato un personaggio arcinoto come IL detective per antonomasia non ha bisogno di ulteriori commenti, ma chiede solo di esser guardato, riguardato ed ammirato, perchè in effetti sono necessarie almeno un paio di visioni per cogliere tutte le sfumature del testo e l’abilità recitativa di Benedict Cumberbatch, o di Martin Freeman se è per questo.
A seguire le successive cinque posizioni:
6 – Homeland
7 – Haven
8 – The Borgias
9 – The Fades
10 – Scott & Bailey
E dopo di loro, senza un particolare ordine:
Castle
Rizzoli And Isles
Suburgatory
A Gifted Man
Pan Am
07 mercoledì Dic 2011
Su Syfy il Natale arriva presto, e porta con se’ tre episodi speciali delle serie estive del canale via cavo dedicato alla fantascienza e al fantastico, ovvero Eureka, Haven e Warehouse 13, andati in onda ieri sera : episodi quindi completamente slegati dalla continuity generale, e dedicati ognuno a suo modo alla festivita’ natalizia.
Si comincia con Eureka, con Do you See what I See, in cui a causa di una misteriosa onda colorata tutti gli abitanti della citta’ piu’ geniale e folle della televisione statunitense si trasformano in … cartoni animati !!!
Si prosegue con Warehouse 13 , in cui in The Greatest Gift, chiaramente ispirato al classico natalizio La Vita e’ Meravigliosa, Pete dopo esser stato colpito da un artefatto all’interno del Magazzino si risveglia in una realta’ in cui non e’ mai esistito.
E dovra’ faticare non poco a convincere Artie, Claudia, Myka e Leena ad aiutarlo in una missione contro il tempo e contro uno dei loro arcinemici di sempre, vivo e vegeto in questa linea temporale, ovvero il temibile MacPherson.
E concludiamo con lo special natalizio della serie che in assoluto preferisco delle tre, ovvero Haven, l’episodio dal titolo Silent Night, in cui il “Trouble della settimana” e’ proprio … il Natale, o meglio un’insolita e misteriosa atmosfera natalizia che colpisce tutti gli abitanti di Haven in pieno Luglio. Ovviamente tutti a parte Audrey che, unica a non esser affetta dal “morbo natalizio” e da subito insospettita dalla situazione, comincia ad indagare a fondo sul caso quando la gente in citta’ cominciare a morire e a sparire misteriosamente, aiutata da due riluttanti Nathan e Duke.
Un episodio, quest’ultimo, che ci da’ occasione di tornare a vedere in azione in nostri amati Audrey, Nathan e Duke, in attesa della soluzione dell’enorme cliffhanger finale della seconda stagione, per la cui soluzione dovremo ahime’ attendere fino a Luglio prossimo ….
Dopo l’interruzione trovate tre piccole anticipazioni degli episodi … continua a leggere