Niente recensioni nel nuovo numero di Cine20 ma subito le news curate dal buon Weltall con la complicita’ del sottoscritto. Su tutto domina senza ombra di dubbio l’evento dell’Amleto del National Theatre Live con Benedict Cumberbatch nel ruolo del protagonista, in Italia solo il 19 e il 20 in alcune sale grazie alla solita benemerita Nexo Digital. Per quanto riguarda invece i “normali” film in sala, la nostra scelta cade senz’altro su Mistress America, in cui si riforma la coppia Baumbach – Gerwig di Frances Ha. Se invece vi piace il genere, ci sarebbe pure Il Libro delle Giungla, versione live-action del classico Disney.
In Home-Video arriva l’evento cinematografico dello scorso Natale, ovvero Star Wars VII- Il Risveglio della Forza con un edizione (soprattutto in blu-ray) da leccarsi le orecchie
Nel nuovo numero di CINE20 vi dico la mia su The Congress, visionaria pellicola di Ari Folman, mentre il buon Weltall ci racconta delle uscite settimanali, tra cui spiccano i Jersey Boys di Clint Eastwood, musical biografico uscito dai palcoscenici di Broadway, e il mega-ritardatario Synecdoche, New York, film del 2008 fatto uscire solo ora (con una buona dose di cinismo) dopo la prematura morte del protagonista Philip Seymour Hoffman. Per finire arriva l’ultimo appuntamento della stagione con il National Theatre Live con il King Lear diretto da Sam Mendes, trasmesso sui nostri schermi in contemporanea coi palcoscenici londinesi.
Per le uscite home-video lo specialista Weltall ci consiglia uno dei protagonisti della notte degli Oscar, ovvero Dallas Buyers Club con Matthew McConaughey e Jared Leto
Proseguono gli appuntamenti con il National Theatre Live e con la Nexo Digital con il Coriolanus, tragedia di Shakespeare in 5 atti portata in scena al Donmar Warehouse Theatre di Londra da Thomas Hiddleston nel ruolo del protagonista e Mark Gatiss nei panni di Menenius. SOLO OGGI in alcuni cinema selezionati, per l’elenco esatto andate qui
Nel nuovo numero di CINE20 ci attende una doppia recensione, quella di Captain America – The Winter Soldier di un entusiasta Weltall e quella mia, molto meno che entusiasta, di Storia di una ladra di libri. Settimana moscia invece per le uscite settimanali, illuminata solo dalla prima parte di Nymphomaniac di Lars von Trier, sempre che vi interessi il genere. Noi qua ci rifugiamo nell’evento organizzato dalla solita benemerita Nexo Digital in collaborazione con il National Theatre Live, ovvero Coriolanus, tragedia di William Shakespeare con protagonista Tom “Loki” Hiddleston, nei cinema SOLO il 8/4 in versione originale sottotitolata in italiano.
Nel mercato home-video invece arriva la seconda avventura del biondone asgardiano con Thor – The Dark World, imperdibile per i fan Marvel come tutte le uscite che riguardano il Marvel Cinematic Universe, mentre si può trascurare la solita superflua versione 3D.
Su CINE20 in mezzo ai festeggiamenti per il TERZO ANNO della rubrica si comincia a spron battuto con la recensione di Snowpiercer del mio socio Weltall, a cui sono grato per avermi coinvolto circa un’anno e mezzo fa in questa bella avventura. Tra le uscite della settimana, nel piattume della programmazione regolare tutti gli occhi sono puntati su due eventi specialissimi: uno e’ la Ghost In the Shell Night, maratona imperdibile per gli appassionati (e non) che comprende Ghost in The Shell 2.0 e Innocence, l’altro e’ l’Othello del National Theatre Live, entrambi portati in Italia dalla benemerita Nexo Digital.
Nel mercato home-video segnaliamo un film ingiustamente ignorato alle nomination agli Oscar come RUSH di Ron Howard, per cui almeno Daniel Bruhl avrebbe meritato una menzione come miglior attore non protagonista per il suo notevole ritratto del pilota austriaco Niki Lauda
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
(da ripetere a piacimento come un mantra di ringraziamento)
Lo avevamo preannunciato, e le speranze non erano altissime, ma adesso finalmente è realtà: il Frankenstein della premiata ditta Boyle-Cumberbatch-Miller (da me recensito qua) approderà in Italia per gentile concessione del National Theatre Live e della Nexo Digital, già responsabile di aver portato in sala alcune leggende del cinema rimasterizzate in digitale, rassegna grazie alla quale mi sono rivisto per l’ennesima volta Frankeinstein Junior e Grease in versione Sing-a-Long
La versione è inglese sottotitolata in inglese, e SEMBRA che sia quella con Cumby nei panni della creatura e Miller in quelle del dottor Victor Frankenstein, almeno a quanto dice nel sito della Nexo.
Per tutte le località in cui verrà proiettato questo specialissimo evento rimando alla pagina della Nexo, qua : dirò solo che a me è andata molto grassa, perchè l’appuntamento è martedì 11 settembre, nel mio multiplex di fiducia …
Una delle main attraction della visita a Londra di quest’anno è stato senza dubbio il doppio spettacolo di Frankenstein, la piece teatrale messa in scena l’anno scorso al National Theater Live e ripresa quest’anno in un Encore Screenings in cinema sparsi in mezza Europa (prossimamente pare anche in Italia) e , ovviamente, a Londra, dove noi abbiamo avuto il piacere di assistervi essendo là per puro caso nei giorni in cui era in programmazione
Sgomberiamo il campo dai dubbi: IL motivo per cui abbiamo assistito al doppio spettacolo non erano certo Johnny Lee Miller, Danny Boyle o il mito di Frankenstein e la sua creatura, ma il fatto di poter vedere per quattro ore e mezza su schermo gigante, anche se non dal vivo e per metà tempo col volto e il corpo devastato da cicatrici, il nostro amatissimo Sherlock, alias Benedict Cumberbatch !
Esattamente come l’anno scorso ci siamo precipitati a vedere Much Ado About Nothing interpretato dagli unici ed inimitabil Doctor & Donna, alias David Tennant e Catherine Tate.
Il fatto che poi in entrambi i casi ci sia capitato ANCHE di vedere due stupendi spettacoli, splendidamente messi in scena e recitati, oltre che esser puramente accidentale, la dice lunga sulla qualità delle produzioni british e sulla preparazione artistica e recitativa delle persone coinvolte, che non sono affatto degli “attori-da-piccolo.-schermo” nell’accezione dispregiativa a cui ci ha spesso abituato il nostro Paese, ma attori completi in grado di passare dalle tavole del teatro allo schermo televisivo o cinematografico, e soprattutto senza considerare nessuno dei “mezzi” inferiore agli altri.
Chiusa la lunga premessa e la piccola polemica, veniamo al dunque, ovvero al commento sulla rappresentazione: moderno ed immaginifico nella messa in scena, il mito di Frankenstein, nato dalla penna di Mary Shelley e adattato da Nick Dear e diretto da Danny Boyle, regista inglese famoso per titoli come Trainspotting e 28 giorni dopo, ha la peculiarità più evidente nel fatto che i due attori che interpretano i ruolo della Creatura e di Victor Frankenstein, ovvero i già citati Cumberbatch e Miller, sera dopo sera si scambiano di ruolo.