Per le due settimane che stanno tra la fine di Carnevale e l’inizio della quaresima Weltall ed io proponiamo una scelta oculata di titoli cinematografica in uscita. E se il preferito di entrambi sembra essere l’amarcord di Branagh, ovvero Belfast, i nostri pareri si dividono come non mai sulla nuova versione del cavaliere oscuro, quel The Batman con Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne. Fa da curioso contorno Il ritratto del Duca, con la sempre splendida e bravissima Helen Mirren e con il “papa’” di Bridget Jones, ovvero Jim Broadbent.
Niente recensioni per il numero di Cine20, ma il mio fedele socio Weltall ed io ci concentriamo sulle uscite della settimana, tra cui segnaliamo Assassinio sull’Orient Express con Kenneth Branagh nel doppio ruolo di attore e regista, Happy End di Michael Haneke, e l’ultimo capitolo della trilogia tutta italiana Smetto Quando Voglio: Ad Honorem
Nel nuovo numero di CINE20 io e il buon Weltall vi parliamo delle uscite della settimana, dominate da Snowden di Oliver Stone. Altrimenti c’è la pellicola al femminile Three Generations e per gli appassionati come il mio socio l’action Mechanic: Resurrection con Jason Statham.
Per gli appassionati di teatro invece appuntamento da non perdere, direttamente dai palcoscenici londinesi, con Kenneth Branagh e il suo Romeo e Giulietta interpretato da Lily James e Richard Madden, ovvero Lady Rose di Downton Abbey e Robb Stark de Il Trono di Spade.
Nell’Home Video arriva invece It Follows, uno degli horror più interessanti degli ultimi anni.
Il nuovo numero di Cine20 si apre con la recensione di Mine redatta dal buon Weltall, piacevole sorpresa di due registi italiani esordienti. Si continua con le consuete news della settimana, in cui io e il mio collega abbiamo pareri un po’ discordanti, quindi io vi consiglio Inferno di Ron Howard, tratto dal romanzo monimo di Dan Brown, e lui invece vi consiglia Neruda, del regista Pablo Larrain, ed insieme vi consigliamo Lettere da Berlino, con Emma Thompson e Brendan Gleeson. Senza però dimenticarci dell’evento speciale dedicato al teatro di Kenneth Branagh, con la proiezione de Il Racconto d’Inverno di William Shakespeare, interpretato da Branagh stesso e da Judy Dench, portato come sempre al cinema da Nexo Digital.
Nel nuovo numero di CINE20 trovate la recensione del bel thriller morale Prisoners, dalla penna del sempre prolifico Weltall, nonche’ le news secondo me, tra cui spiccano l’ultimo Polanski, Venere In Pelliccia e l’evento del MACBETH di e con Kenneth Branagh, spettacolo teatrale portato al cinema da Nexo Digital il 19/11 in alcune selezionate sale della penisola.
In Home-Video arrivano Hobbit e robottoni, ovvero Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato in Extended Edition e il mitico Pacific Rim
Today is Saint Crispin’s Day, anniversary of The Battle of Agincourt, fought in 1415 between England and France during the Hundred’s Year War. And this is the famous and inspiring speech from Shakespeare’s play Henry V, the english King who led his army to an historical victory that day, (with the English outnumbered four to one by the French) played by Kenneth Branagh in the 1989 movie.
[…] We few, we happy few, we band of brothers; For he to-day that sheds his blood with me Shall be my brother; be he ne’er so vile, This day shall gentle his condition; And gentlemen in England now-a-bed Shall think themselves accurs’d they were not here, And hold their manhoods cheap whiles any speaks That fought with us upon Saint Crispin’s day.
After the interruption the whole speech … Keep Reading…
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God Oh My God
(da ripetere a piacimento come un mantra di ringraziamento)
Se pensavate che il Genio si riposasse sugli allori del successo planetario degli Avengers, in attesa di dirigere il secondo capitolo, ecco in arrivo il nuovo bizzarro progetto di Joss Whedon, una versione contemporanea e in bianco e nero della commedia di Shakespeare già portata (magnficamente) al cinema da Emma Thompson e Kenneth Branagh e di recente nei teatri di Londra da David “The Doctor” Tennant e Catherine “Donna” Tate. Per la “sua” versione, Whedon ha radunato attorno a sè un gruppo di fedelissimi attori nonchè amici, e in un mese di riprese a casa sua ha portato a termine quello che si preannuncia come un nuovo curioso tassello della sua poliedrica carriera di regista.
Oltre ai due protagonisti, Benedick e Beatrice, interpretati da Wesley e Fred, pardon da Alexis Denisof e (la splendida) Amy Acker (per gli amici Whiskey) , figurano nel cast Nathan “Malcolm” Fillion nei panni di Dogberry, Clark “Agent Coulson” Cregg in quelli di Leonato, Fran “Topher” Kranz in quelli di Claudio e Sean “Simon” Maher in quello di Don Juan.
Nel suo eccellente lavoro di regia della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Londra, Danny Boyle non si è certo dimenticato della sua più recente esperienza teatrale, quella con il Frankenstein del National Theatre, e per la colonna sonora della rappresentazione allo stadio Olimpico si è affidato di nuovo agli Underworld, il cui talento ha dato mostra di sè soprattutto nel brano And I Will Kiss, che ha accompagnato la scena della rivoluzione industriale e della “forgiatura” dei cinque anelli olimpici, anche grazie all’ispirata performance della percussionista di fama internazionale Evelyn Glennie.
Altro grande momento musicale è stata sicuramente l’apertura, con i cori dei bambini di Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles che hanno cantato rispettivamente Jerusalem, Danny Boy, Flower of Scotland e Bread of Heaven
And did those feet in ancient time.
Walk upon Englands mountains green:
And was the holy Lamb of God,
On Englands pleasant pastures seen!
And did the Countenance Divine,
Shine forth upon our clouded hills?
And was Jerusalem builded here,
Among these dark Satanic Mills?
But come ye back when summer’s in the meadow Or when the valley’s hushed and white with snow ‘Tis I’ll be here in sunshine or in shadow Oh Danny boy, oh Danny boy, I love you so.
Oh Flower of Scotland When will we see Your like again That fought and died for Your wee bit hill and glen And stood against him Proud Edward’s army And sent him homeward Tae think again
Guide me, O Thou great Redeemer Pilgrim through this barren land I am weak but Thou art mighty Hold me with Thy powerful hand.
Bread of heaven, bread of heaven Feed me till I want no more Feed me till I want no more.
Bring me my Bow of burning gold;
Bring me my Arrows of desire:
Bring me my Spear: O clouds unfold!
Bring me my Chariot of fire!
I will not cease from Mental Fight,
Nor shall my Sword sleep in my hand:
Till we have built Jerusalem,
In Englands green & pleasant Land