
Come si comincia a raccontare un’ esperienza unica come quella di assistere dal vivo ad uno spettacolo teatrale con protagonista niente meno che Benedict Cumberbatch, ovvero uno dei nostri idoli del cinema e della tv, nonchè uno dei migliori attori in circolazione in assoluto al momento???
Magari cominciando semplicemente dall’inizio, per cui dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo, ed esattamente al 4 agosto di un anno fa, giorno in cui abbiamo prenotato i biglietti online: biglietti che, tanto per sottolineare l’hype e la portata mondiale dell’evento, sono andati esauriti in pochi minuti. Un risultato incredibile considerato che stiamo parlando di quasi 3 mesi di rappresentazioni giornaliere, con quasi 1200 posti a rappresentazione, quindi la bellezza di 100.000 biglietti!!!

Due dei quali erano quelli che vedete qua sopra, ed erano proprio tutti nostri!!!
E una volta arrivati al Barbican, un complesso a nord della City decisamente brutto se chiedete a me, molto diverso dai piccoli teatri accoglienti a cui siamo abituati nel West End, ci siamo trovati davanti ad un’organizzazione persino troppo consapevole dell’importanza dell’evento, quasi al limite del paranoico, con presenza costante e ossessiva di cartelli che invitavano a non disturbare la quiete pubblica, a non filmare o fotografare durante il corso della rappresentazione, e la necessità per il ritiro dei biglietti di mostrare ANCHE un documento d’identità OLTRE alla carta di credito con cui era stato effettuato l’acquisto. Ci mancava che ci chiedessero pure le impronte digitali e il codice fiscale e stavamo apposto.

Ma … e lo spettacolo, direte voi??? Beh, anche per noi che eravamo preparati, seppur increduli fino all’ultimo istante prima che si aprisse il sipario, sentire la bellissima voce di Cumberbatch dal vivo e nel silenzio del teatro, e contemporaneamente vederlo lì a recitare sul palco a pochi metri da noi è stata una grande emozione, del tipo OMMIODDIO OMMIODDIO MA ALLORA E’ PROPRIO TUTTO VERO!!!!!!
Superato (a fatica) il primo entusiastico ed incredulo impatto ci siamo concentrati sulla rappresentazione, che come da copione prevede una presenza quasi costante del protagonista in scena, un tour de force a cui Benedict con la generosità e la passione che lo contraddistingue non si è certamente sottratto, ugualmente convincente nel tormento dell’anima e nei momenti di simulata follia del personaggio di Amleto: un’interpretazione quasi bipolare la sua, capace di passare dalla cupa depressione ad un assoluta euforia nello spazio di una stessa scena.
Non era certo da meno la scenografia, tanto sontuosa ed accurata nella prima parte quanto desolata e devastata nella seconda, a testimonianza dell’avanzare della tragedia incombente sui personaggi, interpretati da un cast che oltre Cumberbatch annoverava tra gli altri artisti come Ciaran Hinds, il Mance Rayder de Il Trono di Spade, e Karl Johnson, visto proprio insieme a Cumberbatch nel recente Frankenstein di Danny Boyle.

Dulcis in fundo, a fine spettacolo è arrivata la proverbiale ciliegina sulla torta: seppur visibilmente provato, Benedict si è generosamente concesso alla folla di fan impazienti ed entusiasti che lo stava aspettando di fronte allo Stage Door per la firma degli autografi. E va detto che, a dispetto di tutti i cartelli e le raccomandazioni dell’organizzazione, la folla di appassionati (prevalentemente donne, chissa’ come mai… ) non si e’ mai lasciata andare ad isterismi particolari ed anzi si e’ sempre comportata in maniera educata, sia dentro che fuori dal teatro.
Per noi e’ stata un’incredibile ed inattesa opportunità in cui ci siamo trovati un po’ per caso e a cui non abbiamo ovviamente nè saputo nè voluto dire di no. E anche qui l’emozione e’ stata grande, in particolare per la mia dolce meta’ che si e’ trovata a pochi centimetri dal suo adorato Cumby: un incontro cristallizzato per sempre in foto, filmati ed autografi, a testimonianza di un serata e di un esperienza unica e indimenticabile!!!

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