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5-Fringe

Malgrado qualche cedimento sul finale della terza stagione, con alcuni episodi che hanno messo a dura prova la fedelta’ dei fan, e un inizio della quarta non proprio esaltante, la creatura di Abrams, Kurtzman e Orci con i suoi universi paralleli, le sue realta’ alternative e i suoi osservatori continua ad esser la miglior serie di fantascienza in circolazione, e ad intrigare ed appassionare il suo affezionato pubblico. Merito senz’altro anche di tre personaggi come Olivia, Peter e Walter, che grazie ad Anna Torv, Joshua Jackson e John Noble sono ormai persone vivide e reali in tutte le loro “varianti”.

4 – The Hour

Presentata maldestramente come la risposta anglosassone a Mad Men, con cui condivide solo il periodo d’ambientazione, The Hour ci porta negli studi della BBC degli anni ’50, dietro le quinte del programma giornalistico che da’ il titolo alla serie, in un riuscito mix di indagine giornalistica, intrigo spionistico e ricostruzione d’epoca. Ad esaltare il tutto un terzetto di attori ispirati come Dominic West , Ben Whishaw e Romola Garai, quest’anno brillante protagonista anche della bella miniserie di ambientazione vittoriana The Crimson Petal and the White.

3- Justified

Ovvero il ritorno dello US Marshall Raylan Givens e del suo cappello, con Timothy Olyphant nel ruolo della pistola più veloce del Kentucky, sempre alle prese con  problemi di famiglia e con le guerre tra le bande locali per il controllo della non troppo pacifica contea di Harlan. Dopo i Crowder della prima stagione stavolta si trova a dover fronteggiare i Bennet, capeggiati dalla terriibile matriarca Mags, uno dei miglior villain della stagione 2011, che ha fruttato un sacrosanto Emmy alla sua interprete Margot Martindale.

2 – Downton Abbey

Il capolavoro di Julian Fellowes non si smentisce anche in questa seconda bellissima stagione, necessariamente piu’ cupa visto il contesto storico in cui e’ ambientata, e anche grazie allo splendido speciale natalizio si conferma come una delle sicurezze del panorama televisivo britannico e mondiale. Oltre alla pregiata ricostruzione storica e alle interpretazioni di un cast in stato di grazia, quel che colpisce e’ la profonda umanita’ che Fellowes riesce ad infondere nei suoi personaggi.

1 – Game Of Thrones

A lungo attesa, la serie tratta dalla saga di George RR Martin e’ sicuramente l’evento della stagione, sia per l’ambizione del progetto che per la grandiosa riuscita finale: una narrazione complessa ed intricata, decine di personaggi in gioco, un cast impressionante tra cui spiccano Peter Dinklage e Sean Bean, un’ambientazione dettagliata e un respiro epico per quello che e’ appena l’assaggio di una storia che non vediamo l’ora di continuare a seguire. Con buona pace dei maggiori premi USA del settore,  come gli Emmy e i recentissimi Golden Globes, che finora l’hanno praticamente ignorata.

0-SherlockAnche se non di quest’anno, e quindi fuori classifica, la creatura di Moffat e Gatiss merita comunque il posto d’onore, perchè è LA serie che più ho amato tra il 2010 e il 2011, e che continua a calamitare tutta la mia attenzione quando, o per meglio dire nel poco tempo in cui, è presente sugli schermi, come sta accadendo proprio ora. L’incredibile alchimia degli interpreti, l’abilità nella scrittura degli autori, l’intelligenza e l’inventiva con cui è stato attualizzato un personaggio arcinoto come IL detective per antonomasia non ha bisogno di ulteriori commenti, ma chiede solo di esser guardato, riguardato ed ammirato, perchè in effetti sono necessarie almeno un paio di visioni per cogliere tutte le sfumature del testo e l’abilità recitativa di Benedict Cumberbatch, o di Martin Freeman se è per questo.

A seguire le successive cinque posizioni:

6 – Homeland
7 – Haven
8 – The Borgias
9 – The Fades
10 – Scott & Bailey

E dopo di loro, senza un particolare ordine:

Castle
Rizzoli And Isles
Suburgatory
A Gifted Man
Pan Am