Mi piacerebbe che il PM che ha impugnato la sentenza della Prof di cui ho parlato qualche giorno fa e che ha addirittura tirato in ballo la convenzione di Ginevra per tutelare i diritti del “povero” ragazzo, usasse con quest’ultimo la stessa durezza di giudizio per aver dato del gay al suo compagno, oppure che si facesse un giro alla base statunitense di Guantanamo, magari.
E mi ritrovo mio malgrado a dar ragione alle persone che dicono che certi giudici sembra facciano di tutto per conquistarsi la prima pagina dei giornali, a scapito della giustizia.
diritti (in)civili
09 lunedì Lug 2007
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Chiamare in causa addirittura la convenzione di Ginevra mi sembra del tutto fuori luogo, dato che si ricordano della medesima solo quando gli fa comodo!
Sottoscrivo in pieno:che vadano a Guantanamo!
Sono d’accordo con te, ovviamente.
Voglio proprio vedere come andrà a finire. Mi auguro che la Giustizia faccia il suo corso e che alla fine, la prof venga assolta come merita.
Eh, già, e tutto ciò è preoccupante. Nel momento in cui un avvocato o un giudice inizia ad interessarsi più alla sua immagine pubblica o alla sua visibilità, che non alle sorti del suo assistito, allora vuol dire che c’è davvero qualcosa che non va.
Intanto a Gela, un professore che per caso ha visto uno dei soliti video fatti con il cellulare nel quale un suo alunno si baciava con un suo compagno, ha preso da parte il ragazzo e gli ha detto: “tu sei gay, non venire più a scuola”.
Il ragazzo, 17 anni, ha perso l’anno.
E forse ha perso il primo pezzo della sua adolescenza.
@Souffle: Sono completamente d’accordo con te.
Quel che mi fa piu’ schifo e’ che come solito i media riescono a condannare sia la prof di Palermo, che a mio avviso ha dato una giusta punizione, sia il profesore di Gela che ha palesemente violato i diritti civili del ragazzo, per non parlare della sua privacy, e dei danni a una psiche gia’ di per se’ fragile.