Propago, visto che forse dai media non gli verra’ dato il giusto clamore (chissa’ come mai …) , la sentenza di assoluzione per la professoressa processata per aver fatto scrivere 100 volte "Sono un deficiente" al ragazzo che ha offeso il suo compagno di classe dandogli del gay e della femminuccia, particolare che mi era sfuggito la prima volta che avevo letto la notizia.
Come ho detto giusto ieri, la strada e’ lunga, ma percorribile, e questo e’ un piccolissimo passo in quella direzione, almeno secondo me.
Ringrazio Catallergy per la segnalazione.
giustizia e’ fatta
29 venerdì Giu 2007
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che dire, speriamo!!!
Finalmente un esempio costruttivo di come sia giusto agire all’interno della scuola per contrastare certi comportamenti pericolosi. Ho notato anch’io che la stampa non ha dato il giusto risalto alla notizia e lo trovo vergognoso, ma c’era da aspettarselo: si vende di più sbattendo in prima pagina notizie negative (i video di qua, i video di là, le percosse al preside, le molestie dell’insegnante) che non dimostrando invece che la scuola va, seppur faticosamente, avanti grazie a persone come questa insegnante.
@SQ Infatti, ci sarebbe da parlare a lungo anche sul ruolo DISeducativo dei mass-media, ma lasciamo perdere che e’ venerdi’ 😉
Grazieeeeeeeee :DDD
Pensa che alla tele poi sapevo solo che la prof.ssa era stata processata ma non sapevo i particolari. Dal momento che pure in classe aveva trattato l’argomento con gli alunni, non mi appare proprio come l’hanno descritta al TG, ossia una donna non troppo sana di mente, mentre ora, alla luce dei fatti, mi sembrano poco normali i genitori…..Scusa ma poi, alla fine non è stata costretta a sborsare comunque 25000 euro?
@Catallergy: Figurati, dovere, io cito sempre le mie fonti 🙂
Cmq direi che la prof. non abbia pagato nulla, visto che è stata assolta perchè il fatto non sussiste.
diritti (in)civili[..] Mi piacerebbe che il PM che ha impugnato la sentenza della Prof di cui ho parlato qualche giorno fa e che ha addirittura tirato in ballo la convenzione di Ginevra per tutelare i diritti del "povero" ragazzo, usasse con quest’ultimo la stessa [..]