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Appena arrivati, l’effetto e’ un po’ quello di ritrovarsi in un parco a tema, una specie di Inghilterra in miniatura, pero’ a grandezza naturale
E’ la conseguenza del ritrovarsi all’improvviso e dal vivo in mezzo a monumenti che sono ormai divenute delle vere e proprie icone del mondo occidentale, al punto da sembrare quasi impossibile vederle tutte insieme, tutte nello stesso posto.
Come  il Big Ben affacciato sul Tamigi, o Trafalgar Square, con le due fontane e la gente a farsi fotografare a cavalcioni dei leoni sotto la colonna di Nelson, o come Piccadilly Circus, che io mi immaginavo molto piu’ grande,  con le sue insegne luminose e la statua del cupido, e la gente sulla scalinata a far passare il tempo.
O come il Tower Bridge, che e’ anche effettivamente una delle piu’ scenografiche nella sua monumentalita’, un vero gioiello d’ingegneria dell’epoca, e che noi abbiamo avuto anche la fortuna di vedere aprirsi in tutta la sua altezza, per il passaggio di una nave da crociera.

 Davanti a questi spettacoli si ritorna tutti un po’ bambini,   e un normalissimo meccanismo diventa fonte di stupore e meraviglia, manco fosse magia.