Alla radio stamattina la mia amica Platinette parlava di un compleanno speciale.
Oggi infatti Erika ha compiuto 21 anni, e percio’ verra’ trasferita dal carcere minorile ad un carcere normale, e passera’ da un ambiente semi-protetto a un luogo a lei ignoto e probabilmente piu’ ostile del precedente, E il suo avvocato diceva che ora Erika ha paura, paura di quello che la aspetta, paura di quello che le puo’ succedere.
Forse si merita tutto quel che le accadra’, o forse qualsiasi condanna di tribunale non e’ sufficiente a punirla per quello che ha fatto, o forse il peggior giudice delle sue azioni sara’ proprio lei stessa, visto che non riesco neanche ad immaginare come si possa convivere con certi ricordi che pascolano liberamente per il tuo cervello………certo e’ che sua madre e suo fratello non possono ne’ pensare ne’ provare paura, o amore o odio, perche’ semplicemente non esistono piu’, mentre lei ancora vive e respira….
Ma a parte la sensazione di vuoto che mi ha lasciato il pensare che da quella tragedia sono passati gia’ 5 anni, visto che invece mi sembra successo solo ieri, il ripensare al suo terribile, efferrato, ed insensato gesto mi ha fatto ancora una volta riflettere su di Lei…sulla Bestia…
Perche’ in qualche parte di noi Lei e’ li’, e aspetta, silenziosa, .in agguato,
Perche’ a tutti, prima o poi, chi piu’ chi meno, e’ capitato almeno una volta il desiderio feroce di sguinzagliare i mastini delle guerra, e far partire incontrollata e selvaggia la modalita’ berserker, distruggendo tutto cio’ che incontriamo sul nostro cammino, liberandoci delle catene della pieta’ e della compassione, questi inutili legami che vincolano la Belva, l’essere quieto e selvaggio che in qualche angolo della nostra testa ci dice di schiacciare i colpevoli, gli stupidi, gli intolleranti e i cinici, senz’alcun rimorso o remora di tipo morale
E’ solo fissando negli occhi quella Belva, che potremmo essere e che potremmo diventare, se solo cedessimo all’istinto bestiale e ferino, e’ solo imparando ad ammansirla, e a renderla inoffensiva, che riusciremo definitivamente ad elevarci, a liberarci dalle catene che imprigionano lo spirito, legano a terra la nostra anima e le impediscono di spiccare il volo, e sollevare come piume tutti gli affanni e le angosce di cui Ella, ineffabile , si nutre.
Ci pensavo giusto l’altra sera, mentre ero intento a guardare l’ultimo episodio di The Shield, in cui Dutch, per eccesso di curiosita’ intellettuale, scandagliando la mente dello psicopatico di turno si e’ sporto un po’ troppo sull’orlo dell’abisso, lasciando che l’abisso si specchiasse in lui,
E poi, tornato a casa, con calma, in una delle scene piu’ dure di una serie bella nel suo essere cosi’ terribilmente umana, ha fatto un gesto feroce, soprattutto perche’ gratuito, su un essere innocente a me molto ma molto caro….
Perche’ in effetti, a mio modesto parere (che peraltro condivido, come dice il mio caro Bergonzoni….), cio che’ piu’ distingue l’uomo dalla bestia non e’ la capacita’ di ragionare, la cosiddetta scintilla dell’intelletto, perche’ quella non e’ nulla, se insieme non si coltivano anche sentimenti come la pieta’, e la compassione e l’amore per il prossimo, e non c’e’ bisogno di scomodare nessun dio per farlo….
In X/1999, il capolavoro delle Clamp, c’e una scena molto bella ed intensa (una delle tante) in cui Satsuki, uno dei draghi della terra, che rappresenta appunto la razionalita’ pura, chiede a Yuzuriha, uno dei draghi del cielo, un motivo logico e razionale per cui non si dovrebbe uccidere un essere umano, (uno qualsiasi, anche uno con le colpe che ha Erika….) visto che gli esseri umani lo fanno continuamente, sia tra loro che con razze ritenute, spesso a torto, inferiori a loro.
Ma lei non riesce a trovarla.
Ed infatti una risposta logica e razionale non esiste.
L’unica risposta possibile e ragionevole e’ che qualcuno ne soffrirebbe.
Cosi’ semplice, eppure cosi dannatamente complicato….
accidenti quanta lucidità c’è nelle tue parole…
questo è uno di quei post che mi fa riflettere, per cui non riesco a fare un commento “a caldo”.
Ma proprio per questo ti ringrazio: sono cose importanti su cui riflettere.
a proposito: hai letto? in Florida ora c’è una totale “licenza di uccidere”:
http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/floridarmi/floridarmi/floridarmi.html
certe cose preferisco non saperle, simi, anzi penso che si viva molto bene anche senza saperle…Piuttosto, ti e’ arrivato nulla nel reparto messaggi?
Anche io ho ascoltato il programma di Platinette, mentre stavo andando a scuola e mi ha colpito, in modo particolare, la conferma del fatto che il padre di Erika, in tutti questi anni, non abbia ceduto un attimo e sia sempre andato a trovarla. E’ chiaro: nonostante tutto, lei sarà sempre sua figlia, ma mi chiedo quali siano i suoi sentimenti? Riuscirà mai a perdonare la figlia per avergli distrutto la vita e la famiglia????
Anche a me fa riflettere la figura del padre di erika, mi fa pensare a quanto possa essere forte l’amore di un genitore per un figlio, nonostante tutto. Per quanto riguarda lei, non solo ha rovinato 2 vite, che non ci sono più, ma ha rovinato se stessa, e fa bene ad avere paura di quello che l’aspetterà…di certo non avrà mai un futuro roseo, nè avrà mai una vita “normale”. Per fare una battuta, e smorzare i toni di un post così intenso e profondo, posso dire che non l’aspetterà certo un cocktail di benvenuto nel nuovo Carcere…